Il valore della filosofia
«La filosofia non serve a mettersi in
mostra: è scienza non di parole ma di fatti. E non si pratica per
trascorrere piacevolmente la giornata, per eliminare il senso di nausea
che produce l’inattività: essa dà forma all’animo e lo costruisce, dà
ordine alla vita, governa le azioni, indica con chiarezza ciò che si
deve fare e ciò che non si deve, siede al timone e mantiene la rotta
attraverso le onde che colpiscono da una parte e dall’altra.
Senza di essa nessuno è in grado di
vivere senza paura, nessuno senza affanno. Ogni singola ora accadono
infiniti eventi che richiedono un consiglio, che dev’essere chiesto a
lei.
Qualcuno dirà: «a cosa mi serve la
filosofia, se esiste il fato? A cosa serve, se c’è una divinità che
governa? A cosa serve, se comanda il caso? Giacché ciò che è stato
stabilito non si può cambiare e non ci si può preparare a ciò che non è
stato stabilito, ma o una divinità presidia ogni decisione e ha deciso
cosa io debba fare, o la sorte non concede nulla alla mia decisione.»
Qualunque sia di queste possibilità,
Lucilio, o anche che siano tutte queste insieme, bisogna dedicarsi alla
filosofia; sia che il destino c’incateni con la sua legge inesorabile
sia che una divinità arbitra dell’universo abbia preordinato tutto, sia
che il caso muova e agiti le vicende umane senza un ordine, la filosofia
deve proteggerci. Questa ci esorterà a ubbidire alla divinità di buon
grado, al caso con fierezza; questa t’insegnerà a seguire la divinità, a
sopportare il caso».
Il fato non esiste, e la sorte è un accadimento voluto. Nessuna divinità ci governa, è lo spazio che diamo alla nostra mente emozionale di governarci. Un'entità senza conoscenza di se è paragonabile ad una senza coscienza, e quindi auto indottrinata. (Marco Esposito Albini)
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