Educazione e affidamento


 Creare legami

Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry porta con sé il senso più profondo della parola educazione. Educare vuol dire “creare dei legami”. E ciò significa che, per educare, è necessario stabilire una relazione significativa tra docente e discente. Una relazione affettiva ed umana, emotiva, che abbia, come scopo, la creazione di un legame profondo tra i due soggetti della relazione stessa.

La creazione di un legame è rappresentata, nel libro, dall’amicizia tra il piccolo principe e la volpe, quando quest’ultima gli chiede di ammaestrarla. Il principe non sa bene cosa voglia dire ammaestrare. Ed è a questo punto che la volpe gli spiega, semplicemente, cosa intende lei. Ammaestrare è come educare, cioè creare dei legami. Vuol dire saper attendere il momento, quello giusto. E vivere nell’attesa di quello che avverrà.  

Il piccolo principe, sul suo pianeta, ha lasciato una rosa. Un fiore che ama molto. Al quale ha dedicato tempo e cure. Così, quella rosa è diventata importante per lui: “è il tempo che hai speso per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante”…gli spiega la volpe.

La volpe vuole che ogni giorno possa giungere il suo amico. E sa che lei vivrà tutta la giornata in attesa che lui arrivi, finalmente. E quello sarà il tempo in cui si ritroveranno. Si tratta di un tempo che entrambi potranno scegliere. Di modo che la volpe si farà bella per l’amico, e sarà felice, quando quel momento arriverà. Perché avrà la certezza di incontrarlo ancora. “Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice”. Educare vuol dire creare dei legami. Avere la certezza che, quando io lo desidererò, tu ci sarai. E sarai lì, per me. Un po’ come quando si ama. Perché non esiste relazione educativa, né amore appassionato per l’altro essere umano senza reciproco affidamento.

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