Per una Ontologia dell'Idealismo
La verità tonda e perfetta dell'Essere
La Scienza dell’Essere di
Parmenide precorre e anticipa la filosofia romantica tedesca di Fichte,
Schelling ed Hegel
Parmenide
era un filosofo presocratico dell’antichità. Vissuto tra il VI e il V secolo
A.C. a Elea, in Campania, fondò la scuola eleatica, che aveva il suo
capostipite in Zenone, autore dei più celebri paradossi contro il movimento.
Alla
ricerca del principio primo, come tutti i suoi “colleghi” pensatori dell’Asia
Minore e della Magna Greca, lo individuò nell’Essere, contrapponendolo al
divenire di Eraclito, ma anche a tutti gli altri archetipi di tipo naturale.
Per
Parmenide, ciò che genera la natura non può essere esso stesso un elemento
della natura.
L’Essere
di Parmenide è e non può non essere. Rappresenta la “ben rotonda verità” della
sfera perfetta. È uno, ingenerato, finito, omogeneo in ogni sua parte,
indivisibile, immobile, imperituro, eterno.
Con la Metafisica
dell’Essere Parmenide dà inizio ad una nuova scienza, chiamata Ontologia, cioè
Scienza dell’Essere.
Secondo
Parmenide tutto ciò che può stare nel pensiero è essere, perché non è pensabile
un pensiero del nulla, e dunque pensiero ed essere, e essere e pensiero,
coincidono.
Ciò vuol
dire anche che la realtà è generata dal pensiero, e nel pensiero, dal momento
che non esiste oggetto reale che non si possa ritrovare anche a partire dal
pensiero stesso.
I
pensieri sono l’unica realtà sulla quale possiamo determinare un controllo, e
perciò non esiste realtà che si ponga al di fuori del pensiero.
Posizione
realistica, quella di Parmenide che, portata fino alle sue estreme conseguenze,
sfocia in idealismo: la sola realtà è l’idea.
Parmenide
sarebbe, pertanto, non solo il fondatore di una delle branche della Metafisica[1],
l’Ontologia come scienza; ma anche il primo idealista della storia in assoluto.
Solo
molti secoli dopo fiorirono, difatti, i pensieri dell’empirista Berkeley, da
molti ritenuto un precursore dell’idealismo tedesco; e ancora successivamente
le filosofie di Fichte, Schelling ed Hegel, propriamente considerati filosofi
dell’idealismo romantico tedesco.
[1]
La Metafisica è suddivisa in tre settori di studio: l’Ontologia o Scienza
dell’Essere; la Teologia, o Scienza di Dio; la Gnoseologia, o Scienza dei
Fondamenti del sapere, e di tutte le altre scienze.
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