Comunicare bene per vivere meglio
Gli stili comunicativi
Per instaurare buone relazioni umane è fondamentale
saper comunicare.
Ma ogni comunicazione ha un suo stile, che dipende da
chi invia il messaggio, ma anche da chi risponde al suo proprio interlocutore.
Gli stili comunicativi che si conoscono in psicologia
sono tre: lo stile passivo; lo stile aggressivo; lo stile assertivo.
Un buon comunicatore è sempre un assertivo. La sua
sarà comunque una comunicazione efficace, che offrirà contenuti condivisi e che
andrà ad arricchire entrambi gli interlocutori, nutrendo positivamente anche la
relazione stessa.
Cattivi comunicatori sono invece tutti coloro i quali
interagiscono proponendosi attraverso uno stile passivo, o aggressivo.
Il soggetto passivo teme il confronto autentico; ha
scarsa stima di se stesso, e poca consapevolezza del suo valore. Per questi
motivi evita il conflitto verbale, ed è disposto ad accettare anche ciò che non
gli aggrada nel profondo.
Lo stile passivo è proprio di chi lascia correre per
quieto vivere. Ma il suo modo di fare non gli risparmierà frustrazione e
malcontento, che prima o poi esploderanno in aggressività.
Anche i soggetti aggressivi hanno bassa autostima, e
scarsa considerazione del proprio valore. Credono di dover primeggiare e
vincere nelle relazioni, e se non riescono ad imporsi, lo fanno ad ogni costo
attraverso la violenza verbale e fisica, schiacciando l’interlocutore, che non
è lasciato libero di esprimere un suo pensiero, di offrire un’opinione, o
semplicemente di giustificarsi e di spiegarsi all’altro, che li subissa di
parole.
Gli aggressivi offendono, spesso calpestando l’altrui
dignità. L’umiliazione è il solo mezzo che conoscono per sentirsi un gradino al
di sopra del loro interlocutore. E lo mettono in difficoltà per placare l’ansia
che ogni normale relazione umana provoca in loro.
Gli assertivi sono positivi ed ottimisti. Credono
nelle relazioni umane, e nel loro potere di interazione e di cambiamento sulla
realtà. Perché ogni comunicazione efficace si risolve sempre in azioni di
cambiamento, e di miglioramento, dello status quo.
I buoni comunicatori hanno fiducia in se stessi e
negli altri. Sono costruttori attraverso il dialogo, perché capaci di entrare
in empatia con le persone con cui intrattengono rapporti personali di tipo
umano ed affettivo, o di lavoro.
Gli assertivi sanno di valere, ma attribuiscono lo
stesso valore anche agli interlocutori, riconoscendolo in loro, e nelle loro
azioni.
Hanno la consapevolezza che la parola rappresenti già,
in se stessa, uno strumento di intervento operativo sul mondo, ed è per questo
motivo che si adoperano per utilizzarla nel miglior modo possibile.
Chi sa comunicare costruisce reti di relazioni;
edifica il cambiamento; rende operativo il proprio intervento sul mondo.
L’ascolto attivo; la comprensione dei vissuti
dell’altro; la comunione empatica ai sentimenti altrui; la simpatia reciproca;
l’attenzione e la cura per l’altro, sono tutti elementi dello stile assertivo,
capace di generare una comunicazione efficace.
Ecco perché è così importante imparare a comunicare
correttamente, raccontandosi all’altro, piuttosto che nascondendosi.
Perché chi non comunica correttamente distrugge anche
l’operato degli interlocutori.
Laddove chi sa comunicare costruisce sempre qualcosa insieme
agli altri.
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