Consumatori dell'era globale e tempo libero
Una volta il tempo libero era impiegato per fare viaggi, anche lunghi, e per visitare e conoscere posti nuovi e insoliti.
Generalmente si trattava di luoghi a
contatto con la natura, che servivano a ritemprare lo spirito e a
rimettersi in pace col mondo.
Il giorno festivo, o comunque di riposo
dal lavoro, era inteso come un momento utile per staccare la spina, e
spezzare il circolo vizioso dello stress.
Ormai, invece, la pausa viene
interpretata come un’occasione per poter fare tutto quello che non si
riesce a fare in settimana, con i ritmi frenetici imposti dal lavoro.
Che si tratti del giorno libero,
dell’occasione festiva, della domenica, o persino di quella che una
volta era la classica passeggiata pomeridiana, si approfitta per
ottimizzare i tempi.
La ricerca del “dove andare” non si muove
più entro la scelta di ameni luoghi all’aperto, ma di grandi stores
dove potersi rifornire per affrontare la settimana successiva con il
frigo pieno. E, magari, trascorrere anche la giornata di riposo.
Perché è vero che è triste tornare a casa e non trovare nulla da mangiare o da sgranocchiare nella dispensa.
La corsa agli ipermercati ha fatto perciò
proliferare queste mega costruzioni, simbolo del consumismo
capitalistico e della cultura dello spreco, che hanno di tutto, dal
cibo, alle suppellettili per la cucina, ai negozi di abbigliamento, ai
ristoranti, ai bar, al cinema, o persino al parrucchiere. Perché,
facendo la spesa, ci si può sempre fermare un attimo anche per una
piega.
Il concetto di fondo dei megastore è proprio
quello di recarsi in un luogo e di risolvere, senza spostarsi
ulteriormente da un posto all’altro, tutti i problemi connessi alle
necessità della famiglia.
I megastore costituiscono, inoltre, dei
punti di aggregazione, e creano nuovi posti di lavoro. Il cittadino
tipico è il consumatore della nuova era globale e della delocalizzazione
dei prodotti, che sicuramente non appartengono alla nostra terra, ma
fanno parte di una catena nazionale ed internazionale molto più ampia.
Con tutto il bene e il male che ne deriva.
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